Il ducato di Parma e Piacenza

Pepper/ Settembre 16, 2018/ Cibo fuori casa, Viaggi/ 0 comments

Chi di voi mi segue anche su Instagram si starà chiedendo: “Ma tutte quelle cose buone che hai mangiato negli ultimi mesi postandoci le foto? Di quelle non ci dici nulla?”. Purtroppo non sono riuscita a scrivere con la costanza che avrei voluto, ma eccomi qui a recuperare il tempo perso scrivendovi delle mie esperienze di questi mesi. Da dove partiamo? Dal Ducato di Parma e Piacenza.

Lo avevo promesso al mio compagno e finalmente ho mantenuto la promessa di fargli vedere le zone del Piacentino, approfittandone per visitare anche Parma. Così il venerdì prima di Pasqua sono passata a prenderlo dopo il lavoroe, dopo una cena veloce all’autogrill fatta di prodotti Beretta senza glutine, siamo arrivati all’Ilga Hotel di Collecchio. Per la colazione occorre chiedere al bar la chiave della teca contenente i prodotti senza glutine, in modo da essere sicuri che siano sempre disponibili a chi ne ha bisogno e che non siano contaminati. Personalmente ho apprezzato molto.

Da lì siamo partiti il sabato mattina alla volta della Reggia di Colorno, dove avevamo prenotato una visita guidata per le 10. Depredata di molti dei suoi tesori e abbandonata a se stessa per diverso tempo, ora ospita una delle più famose scuole di cucina, si può visitare e al suo interno vengono organizzati perfino matrimoni. Non mi aspettavo fosse così bella e sono rimasta stupita da questa reggia che non conoscevo e che vale la pena di essere visitata con calma.

Da lì ci siamo recati al Parma Retail, dove, tra una vetrina e l’altra, ci siamo fermati a mangiare all’America Graffiti. Menu a parte senza glutine con vasta scelta, tra cui ho optato per burrito, patatine e torta. Tutto molto gustoso.

 

Usciti da lì, ci siamo recati a Parma, dove per tutto il pomeriggio abbiamo girato a piedi per le vie della città. Parma è meravigliosa e vale la pena di visitare ogni sua parte godendosela a piedi. Un pomeriggio stancante, ma decisamente bello, che si è concluso con una cena ottima Al Petitot, ristorante dal nome tipico e dal servizio eccellente. Non ho potuto resistere al richiamo del prosciutto di Parma, a degli ottimi gnocchi e a un dolce squisito.

Il giorno successivo abbiamo lasciato Parma alla volta di Tuna di Gazzola, dove avevamo prenotato il pranzo di Pasqua alla Trattoria La Locanda. Il menu di Pasqua senza glutine era identico a quello del mio compagno e nei giorni normali tutto il menu è disponibile anche senza glutine se si prenota in anticipo. Il piacere di mangiare di nuovo lo gnocco fritto e i tortelli, il piacere di mangiare lo stesso menu di chi ti accompagna senza problemi e la cortesia e simpatia del personale, hanno reso il pranzo favoloso.

Nel pomeriggio ci siamo recati a visitare il castello di Rivalta, ancora in parte abitato e circondato da un borgo molto carino, in cui sono riuscita ovviamente ad attaccare bottone con una signora che vendeva libri particolari e a comprarne uno (non riesco proprio a fare una vacanza o un weekend via senza tornare con uno o più libri nuovi). Il castello è ancora abitato e ben tenuto, pieno di curiosità e con un paio di mostre temporanee affascinanti.

Per concludere la giornata, abbiamo testato la Bella Napoli. Pizza buona, personale disponibile e cena conclusa con un buon sorbetto.

Il lunedì dell’Angelo, dopo aver dormito all’Idea Hotel (comodissimo e pulito, ma con una colazione senza glutine quasi inesistente), siamo andati a visitare Piacenza e abbiamo avuto l’occasione di salire in cima alla cupola della Basilica di Santa Maria di Campagna, solitamente chiusa, in occasione della mostra “La salita al Pordenone”. La cupola è davvero stupenda e siamo stati felici di visitarla con la guida che ha spiegato molti particolari che da giù non si notano. Per chiudere la vacanza, un pranzo recuperato al supermercato vicino all’albergo e un caffè con due amici, seguito da una passeggiata per le vie di Piacenza, città molto carina e che non stanca mai, soprattutto per l’accoglienza dei suoi abitanti.

Il weekend di Pasqua è trascorso meravigliosamente e si è concluso con la promessa di tornare appena possibile a Tuna per mangiare i Pisarei e Fasò senza glutine.

Alla prossima

Pepper

 

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