Il piacere di non dover chiedere niente

Pepper/ Febbraio 10, 2019/ Cibo fuori casa/ 0 comments

Aggiornamento: purtroppo il Quinoa a Milano è stato chiuso. Rimane aperto invece il Quinoa a Firenze.

Per concludere in bellezza il 2018, abbiamo deciso di fare il cenone in un ristorante un po’ particolare. Il locale in questione si chiama Quinoa e si trova in zona porta Romana a Milano.

Il ristorante è stato aperto a settembre 2018, a seguito del successo del Quinoa a Firenze, ed ha come particolarità quella di avere un menù totalmente senza glutine per tutti. Lo avevamo testato qualche settimana prima e la gioia di poter ordinare qualsiasi cosa senza doversi preoccupare è stata accompagnata da personale competente e cibo curato in ogni minimo dettaglio. Nel complesso il ristorante è semplice e al tempo stesso accogliente, un ambiente giovane e carino, sebbene forse un po’ piccolo, dove ci si sente a proprio agio da subito. Al nostro primo test ho gustato un favoloso Pad Thai (che su suggerimento del personale ho completato con una spruzzata di lime) e un delizioso pollo fritto, concludendo poi con un dolce. Un punto in più, per così dire, il cameriere se lo è meritato proprio grazie al dolce. Inizialmente il mio compagno aveva ordinato una cheesecake ai frutti di bosco, ma per errore gli è stato portato un dolce simile al posto di quello ordinato. Dolce che comunque è stato gradito e finito a tempo record, ma il cameriere, accortosi dell’errore, ha deciso di offrirci anche un assaggio supplementare della famosa cheesecake: la più buona mangiata fino ad ora in un ristorante.

Rimasti piacevolmente colpiti dalla prima esperienza, non appena abbiamo deciso di restare a Milano per capodanno abbiamo subito prenotato il cenone, insieme a due nostri amici.

Nel periodo natalizio il locale è stato decorato con un grande albero al centro. Sotto di esso e su vari scaffali, accanto a teneri animali di pelouche, una grande distesa di panettoni e pandori senza glutine. Sui tavoli ad ognuno, oltre al menù, sono stati lasciati dei gadget: a qualcuno un cappellino, ad altri una maschera o dei baffi finti…Il tutto ha reso il locale ancora più festoso e piacevole.

L’opportunità di mangiare l’intero menù senza chiedere modifiche e di assaggiare i piatti del mio compagno, come solo prima della diagnosi di celiachia avrei potuto fare, è stata impagabile. Anche in questo caso il personale si è dimostrato preparato e simpatico. Prima di iniziare ci è stato offerto un piatto di cotechino e lenticchie, un classico di buon auspicio per l’anno nuovo. Sebbene si trattasse di un menù fisso, le portate sono state studiate con grande attenzione e, per chi lo desiderava, ognuna di esse aveva un vino abbinato. Qui sotto vi riporto il menù del mio cenone.

A conclusione della cena siamo andati a casa di amici per brindare al nuovo anno ascoltando musica e chiacchierando. Una fine e un inizio veramente buoni, preludio di un nuovo anno all’insegna della buona compagnia e del buon cibo.

A presto

Pepper

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