La dieta

Pepper/ Febbraio 11, 2019/ Miscellanea/ 0 comments

Ad un certo punto arriva un momento di svolta, quel momento in cui fai i conti con te stesso e affronti tutto. Il mio momento è arrivato a giugno, quando, presa da dolori al fianco e stanchezza cronica, mi sono decisa ad andare dalla nutrizionista.

Mi direte voi: “che problema c’è?”. Il problema è che io mai nella mia vita mi ero veramente messa a dieta. Il mio stile alimentare nel tempo è sempre assomigliato un po’ a quello di un’adolescente. Poca frutta, pochissima verdura, molti salumi e formaggi. Con il lavoro attuale la situazione era perfino peggiorata e, nonostante mi fossi decisa a smettere di mangiare patatine e bere bibite, il mio peso non era sceso.

Quindi, come vi dicevo, mi sono decisa ad andare da una nutrizionista e il 28 giugno ho iniziato la mia dieta.

Vi dico subito che non è stato semplice, anzi, soprattutto nelle prime settimane ogni sera al telefono con il mio compagno mi lamentavo perché avevo fame e non potevo placare la mia fame nervosa con snack e simili. Ma già dalle prime settimane ho notato un miglioramento a livello fisico e così ho tenuto duro. Col tempo mi sono abituata non tanto alle dosi (per dimagrire devi mangiare meno di quanto consumi e quindi la fame resta), quanto allo stile di alimentazione. Ho scoperto che alcune verdure che avevo sempre evitato in realtà non sono così male. Mi sono abituata a bilanciare proteine e carboidrati. Ho imparato che anche al lavoro, perfino quando la pausa pranzo si riduce a meno di mezz’ora, con qualche sforzo si può portare del cibo sano e bilanciare la propria dieta. Ho appreso che con uno spuntino leggero a metà mattina e uno a metà pomeriggio si riesce ad evitare di sfondarsi di cibo a cena.

Qui sotto vi riporto alcuni dei piatti che ho mangiato durante la dieta, molti dei quali piatti unici che mi sono portata al lavoro.

La parte più difficile è quando non sei da sola. I parenti, i colleghi e chiunque ti veda a dieta tende a chiederti se sei sicura di non voler nient’altro e a volte a guardarti con aria triste come se a dieta fossero loro. Spesso chiedono se non stai mangiando troppo poco o se sei sicura di non voler mangiare del formaggio aggiuntivo o del gelato o qualsiasi altra cosa tu stia desiderando tantissimo senza poterla mangiare. Il segreto della resistenza è farlo per se stessi: se sei convinta che lo stai facendo per la tua sopravvivenza resisterai ad ogni tentazione. Beh, quasi… Perché in realtà anche nelle diete più rigide viene concessa un’eccezione ogni tanto, purché sia ogni tanto e sia tu a deciderla e non gli altri.

Giovedì ho fatto l’ultimo controllo dalla nutrizionista: 11 kg persi, BMI nella norma e percentuale di massa grassa nella norma. Ho perso 7 cm di vita e 12 cm di fianchi e soprattutto ho perso tutti i dolori e il malessere che avevo.

Ora la mia dieta è ufficialmente terminata. Il mio scopo d’ora in poi sarà quello di non aumentare di peso e di mantenere uno stile sano di alimentazione. Mi sono iscritta in palestra, sperando di riuscire ad andarci nonostante la mia pigrizia a riguardo. Riuscirò a mantenermi in salute e allenarmi per quest’estate in montagna? Vi terrò aggiornati sui miei progressi, ma se ho imparato veramente a bilanciare la mia alimentazione non dovrei avere problemi, anche perché, perdendo quei kg, ho guadagnato salute ed energie.

Almeno domenica però, mi sono concessa di festeggiare la fine della mia dieta con un sontuoso Panino Ciccio nel mio ristorante preferito: l’ho scelto con cipolle stufate, cheddar, maionese e bacon. E ho concluso con un buonissimo spumone salentino.

Et bon appetit!

Pepper

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